Vibra un Canto di Emyly Cabor | Cartaceo

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Sulla mia pagina potrete leggere l’ intera prefazione scritta da Marcello Comitini, ammirare un mio disegno e leggere tre poesie della raccolta…

Buona lettura e se vi fa piacere…

Ci siamo intesi 😉

ABBRACCIO D’AMORE

A mia madre, guida amorevole e costante nella mia vita

Sai mamma

mi manca parlare con te

con i gesti e le parole.

Ora per confidarci

devo entrare nei sogni

e  varcare

il confine che ci separa.

Ma una volta lì

ogni velo cade

e ti rivedo come sempre

nella normalità

del quotidiano

nella felicità dei ricordi.

Sorridono i tuoi occhi

nel vedermi in quel luogo

accessibile a pochi

e la gioia di entrambe

sfocia in un abbraccio

tangibile solo nel cuore.

Essenza vitale

che mi ha nutrita

nel soffio d’amore

chiamata vita.

©️ Emyly Cabor

Prefazione a “Vibra un Canto”

Leggere le liriche di Emyly Cabor significa immergere la propria anima (e sorprendersi a immergere anche il proprio corpo) in immagini e suoni armoniosi che trasportano i nostri sensi in una realtà superiore, una surrealtà che assume una sostanzialità “più reale del reale, arrivando al surreale”. Un surreale, che potremmo definire del futuro in quanto del tutto felicemente svincolato dai limiti formali e sostanziali del surrealismo, storicamente conosciuto (quello del poeta Massimo Bontempelli, tanto per intenderci).

Se il surrealismo, soprattutto nell’arte pittorica, fa emergere i demoni del nostro inconscio, quello che pulsa nelle poesie di Emyly ci fa immergere nella più assoluta spiritualità dell’amore sensuale, ricevendone sensazioni tanto inattese quanto desiderate.

Nei versi di Emyly tuttavia non troveremo quelle formule che spesso i poeti credono necessario dettare ai lettori per realizzare i propri desideri e aspirazioni.

Troveremo viceversa un amore in cui cuore corpo e anima si nutrono di luce e di carezze, si abbandonano alle onde del mare. si lasciano trasportare dai sogni.

L’amore nei versi di questa raccolta, caratterizzati da percezioni, sensazioni, emozioni, s’intreccia fortemente con i nostri sogni, in quanto vive e si realizza in maniera svincolata dalla normale catena logica degli eventi, mostrando situazioni che generano immagini di straordinaria bellezza e fantasia, che stupiscono e meravigliano.

È il caso della poesia “Vibra un canto

Sull’onda di un mare senza veli

occhi negli occhi

ho gustato baci come dolci frutti

che risvegliano dalla morte i ricordi

L’amore spiritualmente carnale, come ho già accennato sopra, è il tema attorno a cui s’infrangono e ritornano le “onde emozionali” “di “un mare senza veli”che alimentano questa raccolta di liriche.

L’infrangersi e il ritornare delle onde è il movimento che caratterizza il poetare di Emyly come di tutti i veri poeti lirici.

“La poesia lirica, come il mare – scrive la poetessa Marina Cvetaeva – si mette in agitazione da sola e da sola si calma – si compie tutta in se stessa. Non a caso Eraclito ha detto che non si può entrare due volte nello stesso fiume, e a simbolo dello scorrere ha preso il fiume e non il mare, che aveva ogni giorno davanti ai suoi occhi e conosceva bene. Al lirico e al mare non chiedi lo scorrere senza ritorno, ma l’onda che sempre ritorna; non l’irripetibilità dell’attimo e la non-fugacità, ma proprio la ripetitività dell’imprevisto (marino e lirico) e l’immutabile necessità dei mutamenti e dell’avvicendamento – l’ineluttabilità del tuo stupore dinanzi a loro.”

È questo il senso ripetitivo dell’amore costantemente presente nelle liriche di Emyly. Una costanza che si trasforma in linfa creativa che dona a ogni verso un senso nuovo di stupore.

Ma come può l’amore, sentimento più che abusato in poesia, soprattutto in quella lirica, suscitare stupore? Tanto più che non si tratta di un amore tormentato, ma di un amore pienamente corrisposto, che potrebbe indurre a pensare a lirici sfoghi di una donna altrettanto pienamente appagata dal suo uomo?

E chi sarebbe quest’uomo così perfetto da rispondere a ogni desiderio dell’amata?

“Un Angelo – risponde Emyly – colui che mi ha salvata dalla morte, quando ancora non sapevo cosa fosse la morte.

Un Angelo dalla consistenza umana che riconosce in Emyly tutto il suo essere donna e con voce al vento le sussurra:

“ Tu sei la mia vertigine e il mio ardore.

 Sei il ricordo presente 

nell’eterno respiro, sei la rosea stella

che illumina il mio cammino tra le tempeste ancestrali

solo pensando a te arrivo al domani.

Quando mi pensi lo sai

i miei baci non si fanno attendere mai”.

Di fronte all’inusuale affermazione di Emyly il pensiero incredulo corre all’Angelo più volte presente nelle Elegie Duinesi del poeta Rainer Maria Rilke, che nella prima elegia, così ne parla:

“Chi se io gridassi mi udrebbe mai

dalle schiere degli angeli ed anche

se uno di loro al cuore

mi prendesse, io verrei meno per la sua più forte

presenza. Perché il bello è solo

l’inizio del tremendo, che sopportiamo appena,

e il bello lo ammiriamo così perché incurante

disdegna di distruggerci. Ogni angelo è tremendo.

E così mi trattengo e il mio grido reprimo

di oscuro singhiozzo. Ah, da chi mai

siamo capaci di aver aiuto? Non da angeli …”

Sono versi dettati dell’esperienza dolorosa di un’anima che, tormentata dall’ossessione fisica della morte, non può che gridare, implorare e piangere.

L’anima di Emyly è invece serena, anche se non estranea agli affanni comuni a tutti, e sa vedere, al di là di ogni umano tormento, La luce del destino

che

sogna nel labirinto del cuore

pensa, c’è tempo per far sbocciare

le rose vermiglie nell’amore.

È proprio questa consapevolezza, che l’autrice della luce del destino, fa sì che il bello non si trasformi in inizio del tremendo ma si fa strumento che permette, nei versi di Emyly, e nell’animo del lettore, il nascere e il crescere della meraviglia dell’amore con la dolcezza dell’Angelo suo compagno.

Gli scambi amorosi, i gesti, i baci, le carezze non conoscono le quattro mura di una stanza, buia o luminosa che sia, ma sono inondati dai colori e dai profumi che raggiungono gli amanti dai confini di orizzonti color ambra, dagli sguardi delle stelle, dalle spighe dorate che ondeggiano, dagli alberi rivolti al cielo ricco di suoni e di armonie.

Dolcezza, leggerezza e sensualità sono infatti le linee musicali che guidano lo svolgersi di ogni poesia in colorati, multiformi, paesaggi sonori di parole dai suoni lunghi e intensi.

Né ci sono altri temi che svettano se non quello del sentimento d’amore.

Un amore solido, profondo,che contribuisce all’originalità del disegno poetico di questa raccolta.

                                                                                               Marcello Comitini

Vibra un canto – Emyly Cabor – Libro – Mondadori Store

https://www.mondadoristore.it/Vibra-un-canto-Emyly-Cabor/eai979122272665/

Sono lieta di annunciare che “Vibra un Canto” è disponibile su i maggiori Book Store, nelle librerie fisiche e sul sito Youcanprint.it

Tra qualche giorno sarà anche in  versione Ebook…

Ringrazio di cuore, Marcello Comitini per la sua gentile disponibilità in questo percorso poetico e per aver scritto la profonda e bellissima prefazione alla silloge poetica

“Vibra un Canto”

Vibra un Canto

Opera prossima alla pubblicazione con deposito SIAE in data 12/03/2022

L’amore nei versi di questa raccolta, caratterizzati da percezioni, sensazioni, emozioni, s’intreccia fortemente con i nostri sogni, in quanto vive e si realizza in maniera svincolata dalla normale catena logica degli eventi, mostrando situazioni che generano immagini di straordinaria bellezza e fantasia, che stupiscono e meravigliano.

È il caso della poesia “Vibra un canto

Sull’onda di un mare senza veli

occhi negli occhi

ho gustato baci come dolci frutti

che risvegliano dalla morte i

ricordi

L’amore spiritualmente carnale, come ho già accennato sopra, è il tema attorno a cui s’infrangono e ritornano le “onde emozionali” “di “un mare senza veli”che alimentano questa raccolta di liriche.

L’infrangersi e il ritornare delle onde è il movimento che caratterizza il poetare di Emyly come di tutti i veri poeti lirici.

Dalla prefazione di Marcello Comitini

Marcello, un amico premuroso e gentile che ha catturato l’essenza di questa raccolta di liriche dipingendo  un quadro perfetto.

Marcello, grazie di ❤️ per la tua attenzione e per la tua amicizia.

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