“Ti osservo sai. E nell’osservarti l’ attesa diventa una danza tra i miei e i tuoi occhi, che attendono il mio sorriso nel sogno che si avvera ogni sera, in una realtà parallela”
©️ Emyly Cabor
“Ti osservo sai. E nell’osservarti l’ attesa diventa una danza tra i miei e i tuoi occhi, che attendono il mio sorriso nel sogno che si avvera ogni sera, in una realtà parallela”
©️ Emyly Cabor
https://store.youcanprint.it/vibra-un-canto/b/23a65485-28e7-5311-a612-67e8ef103710
Sulla mia pagina potrete leggere l’ intera prefazione scritta da Marcello Comitini, ammirare un mio disegno e leggere tre poesie della raccolta…
Buona lettura e se vi fa piacere…
Ci siamo intesi 😉
Negli “Arpeggi di Memoria” risuona la vita. L’anima ricorda l’ insieme nell’ onda cristallina.
Se vi fa piacere iscrivetevi al canale. Vi aspetto 💙
“A mia madre, guida amorevole e costante nella mia vita“
Sai mamma
mi manca parlare con te
con i gesti e le parole.
Ora per confidarci
devo entrare nei sogni
e varcare
il confine che ci separa.
Ma una volta lì
ogni velo cade
e ti rivedo come sempre
nella normalità
del quotidiano
nella felicità dei ricordi.
Sorridono i tuoi occhi
nel vedermi in quel luogo
accessibile a pochi
e la gioia di entrambe
sfocia in un abbraccio
tangibile solo nel cuore.
Essenza vitale
che mi ha nutrita
nel soffio d’amore
chiamata vita.
©️ Emyly Cabor
Tra musica e rose
ritrovo il tuo cuore
che batte
all’unisono col mio
nella romanza d’amore.
©️ Emyly Cabor
Nel “capriccio di donna” l’ essenza di un Amore ❤️
Vi aspetto sul canale 😉
Leggere le liriche di Emyly Cabor significa immergere la propria anima (e sorprendersi a immergere anche il proprio corpo) in immagini e suoni armoniosi che trasportano i nostri sensi in una realtà superiore, una surrealtà che assume una sostanzialità “più reale del reale, arrivando al surreale”. Un surreale, che potremmo definire del futuro in quanto del tutto felicemente svincolato dai limiti formali e sostanziali del surrealismo, storicamente conosciuto (quello del poeta Massimo Bontempelli, tanto per intenderci).
Se il surrealismo, soprattutto nell’arte pittorica, fa emergere i demoni del nostro inconscio, quello che pulsa nelle poesie di Emyly ci fa immergere nella più assoluta spiritualità dell’amore sensuale, ricevendone sensazioni tanto inattese quanto desiderate.
Nei versi di Emyly tuttavia non troveremo quelle formule che spesso i poeti credono necessario dettare ai lettori per realizzare i propri desideri e aspirazioni.
Troveremo viceversa un amore in cui cuore corpo e anima si nutrono di luce e di carezze, si abbandonano alle onde del mare. si lasciano trasportare dai sogni.
L’amore nei versi di questa raccolta, caratterizzati da percezioni, sensazioni, emozioni, s’intreccia fortemente con i nostri sogni, in quanto vive e si realizza in maniera svincolata dalla normale catena logica degli eventi, mostrando situazioni che generano immagini di straordinaria bellezza e fantasia, che stupiscono e meravigliano.
È il caso della poesia “Vibra un canto”
Sull’onda di un mare senza veli
occhi negli occhi
ho gustato baci come dolci frutti
che risvegliano dalla morte i ricordi
L’amore spiritualmente carnale, come ho già accennato sopra, è il tema attorno a cui s’infrangono e ritornano le “onde emozionali” “di “un mare senza veli”che alimentano questa raccolta di liriche.
L’infrangersi e il ritornare delle onde è il movimento che caratterizza il poetare di Emyly come di tutti i veri poeti lirici.
“La poesia lirica, come il mare – scrive la poetessa Marina Cvetaeva – si mette in agitazione da sola e da sola si calma – si compie tutta in se stessa. Non a caso Eraclito ha detto che non si può entrare due volte nello stesso fiume, e a simbolo dello scorrere ha preso il fiume e non il mare, che aveva ogni giorno davanti ai suoi occhi e conosceva bene. Al lirico e al mare non chiedi lo scorrere senza ritorno, ma l’onda che sempre ritorna; non l’irripetibilità dell’attimo e la non-fugacità, ma proprio la ripetitività dell’imprevisto (marino e lirico) e l’immutabile necessità dei mutamenti e dell’avvicendamento – l’ineluttabilità del tuo stupore dinanzi a loro.”
È questo il senso ripetitivo dell’amore costantemente presente nelle liriche di Emyly. Una costanza che si trasforma in linfa creativa che dona a ogni verso un senso nuovo di stupore.
Ma come può l’amore, sentimento più che abusato in poesia, soprattutto in quella lirica, suscitare stupore? Tanto più che non si tratta di un amore tormentato, ma di un amore pienamente corrisposto, che potrebbe indurre a pensare a lirici sfoghi di una donna altrettanto pienamente appagata dal suo uomo?
E chi sarebbe quest’uomo così perfetto da rispondere a ogni desiderio dell’amata?
“Un Angelo – risponde Emyly – colui che mi ha salvata dalla morte, quando ancora non sapevo cosa fosse la morte.
Un Angelo dalla consistenza umana che riconosce in Emyly tutto il suo essere donna e con voce al vento le sussurra:
“ Tu sei la mia vertigine e il mio ardore.
Sei il ricordo presente
nell’eterno respiro, sei la rosea stella
che illumina il mio cammino tra le tempeste ancestrali
solo pensando a te arrivo al domani.
Quando mi pensi lo sai
i miei baci non si fanno attendere mai”.
Di fronte all’inusuale affermazione di Emyly il pensiero incredulo corre all’Angelo più volte presente nelle Elegie Duinesi del poeta Rainer Maria Rilke, che nella prima elegia, così ne parla:
“Chi se io gridassi mi udrebbe mai
dalle schiere degli angeli ed anche
se uno di loro al cuore
mi prendesse, io verrei meno per la sua più forte
presenza. Perché il bello è solo
l’inizio del tremendo, che sopportiamo appena,
e il bello lo ammiriamo così perché incurante
disdegna di distruggerci. Ogni angelo è tremendo.
E così mi trattengo e il mio grido reprimo
di oscuro singhiozzo. Ah, da chi mai
siamo capaci di aver aiuto? Non da angeli …”
Sono versi dettati dell’esperienza dolorosa di un’anima che, tormentata dall’ossessione fisica della morte, non può che gridare, implorare e piangere.
L’anima di Emyly è invece serena, anche se non estranea agli affanni comuni a tutti, e sa vedere, al di là di ogni umano tormento, La luce del destino
che
sogna nel labirinto del cuore
pensa, c’è tempo per far sbocciare
le rose vermiglie nell’amore.
È proprio questa consapevolezza, che l’autrice della luce del destino, fa sì che il bello non si trasformi in inizio del tremendo ma si fa strumento che permette, nei versi di Emyly, e nell’animo del lettore, il nascere e il crescere della meraviglia dell’amore con la dolcezza dell’Angelo suo compagno.
Gli scambi amorosi, i gesti, i baci, le carezze non conoscono le quattro mura di una stanza, buia o luminosa che sia, ma sono inondati dai colori e dai profumi che raggiungono gli amanti dai confini di orizzonti color ambra, dagli sguardi delle stelle, dalle spighe dorate che ondeggiano, dagli alberi rivolti al cielo ricco di suoni e di armonie.
Dolcezza, leggerezza e sensualità sono infatti le linee musicali che guidano lo svolgersi di ogni poesia in colorati, multiformi, paesaggi sonori di parole dai suoni lunghi e intensi.
Né ci sono altri temi che svettano se non quello del sentimento d’amore.
Un amore solido, profondo,che contribuisce all’originalità del disegno poetico di questa raccolta.
Marcello Comitini
https://www.mondadoristore.it/Vibra-un-canto-Emyly-Cabor/eai979122272665/
Sono lieta di annunciare che “Vibra un Canto” è disponibile su i maggiori Book Store, nelle librerie fisiche e sul sito Youcanprint.it
Tra qualche giorno sarà anche in versione Ebook…
Ringrazio di cuore, Marcello Comitini per la sua gentile disponibilità in questo percorso poetico e per aver scritto la profonda e bellissima prefazione alla silloge poetica
“Vibra un Canto”